mercoledì 18 marzo 2015

Da un campo ad uno schermo, Il bambino con il pigiama a righe

Shoah è il termine con cui si indica lo sterminio di un elevato numero di ebrei a partire dalla seconda metà del XX secolo. La distruzione della popolazione ebrea è stata attuata dalla Germania nazista che, nel 1933 iniziò con la segregazione degli ebrei, prima tedeschi e in seguito di tutta Europa.
Dal 1941 iniziò il vero e proprio sterminio degli ebrei, che venivano deportati in massa nei campi di concentramento. In ricordo di questi orribili fatti sono stati creati svariati film, tra cui quello di cui andremo a parlare oggi: Il bambino con il pigiama a righe tratto dall'omonimo romanzo dello scrittore irlandese John Boyne.


Bruno è un bimbo tedesco di otto anni; durante la seconda guerra mondiale vive a Berlino con la famiglia. Un giorno, in seguito a una promozione del padre, ufficiale nazista, viene costretto a lasciare la città per trasferirsi in campagna.
Bruno si sente solo, dato che tutti i suoi amici erano rimasti a Berlino. Il bimbo inizia allora ad esplorare i territori circostanti alla casa e scopre che, non tanto lontano dall'edificio, sorge un campo di concentramento.
Incontra, vicino al filo spinato del campo, Shmuel, un bambino ebreo deportato nel campo, e con il passare del tempo, nonostante uno dei due bambini sia tedesco e l'altro sia ebreo, si crea una forte amicizia. Alcuni mesi dopo Shmuel confida a Bruno che suo padre non è più tornato dopo il lavoro e gli chiede di andare a cercarlo insieme a lui. Bruno, per non tradire l'amicizia dell'amico, acconsente e, scavando una buca sotto il filo spinato, riesce ad entrare nel campo (ovviamente "travestito" con il pigiama a righe).

È davvero un film molto bello, che fa pensare molto agli orribili fatti accaduti e, in un modo molto toccante, all'amicizia.
Per sapere il finale ovviamente dovrete guardare il film! E che dire...noi speriamo di avervi incuriosito! ;)


Lavoro svolto dai: Panda
Componenti: Gaia Venturelli, Alessandro Gurrieri, Noemi Cacciapuoti e Gaia Soverini. 
Rubrica: Storie Dietro Lo Schermo


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