lunedì 20 aprile 2015

La "guerra parallela" dell'Italia



Il 10 giugno 1940, Mussolini volle distinguere da Hitler e dichiarò che quella dell'Italia sarebbe stata una "guerra parallela", cioè decisa autonomamente a Roma e combattuta su fonti diversi da quelli tedeschi.
L'esercito in condizioni tragiche, si trovavano continuamente privi di rifornimenti, dalla benzina alle scorte alimentari.
  • FRONTE AFRICANO: dato che l'Italia possedeva le colonie in Libia, Eritrea, Etiopia e Somalia, Hitler incaricò Mussolini di togliere il controllo del canale di Suez agli inglesi. Lo stato degli armamenti si rivelò subito disastroso. Battuti ovunque, gli italiani perserosubito Etiopia, Eritrea e Somalia. Per evitare che Mussolini perdesse anche la Libia, furono costretti a intervenire i Tedeschi al comando di Erwin Rommel, che bloccò momentaneamente l'avanzata inglese.
  • FRONTE MEDITERRANEO: La marina italiana intanto veniva impegnata nelMediterraneo.  Anche il mare, però veniva presidiato dalla flotta inglese, che aveva basi a Gibilterra, Malta Alessandria D'Egitto e in Grecia. Le azioni Italiane furono invece costellate da una serie di continui disastri, causa dall'incopetenza dello stato maggiore e dalla conseguente mancanza di coordinamento tra marina e aviazione che arrivò addirittura a causare il bombardamento di navi italiane da parte di aerei italiani.
  • FRONTE GRECO: Nell'ottobre del 1940 Mussolini, frustrato, tentò, contro il parere di Hitler di invadere la Grecia. L'offensiva provocò un numero altissimo di morti, ma l'esercito Italiano rimase bloccato sulle montagne che segnano il confine greco finché non dovette ritirarsi. La Grecia fu poi invasa nel 1941 dalla Germania dilagata anche in Jugoslavia; da allora le truppe italiane divennero subalterno di quelle tedesche dalle quali furono sempre costrette a prendere ordini.
























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